La fine di un viaggio è un regalo che in questo caso porta il nome e il cognome di un anonimo velocista australiano.
La fine di un viaggio rappresenta solo l’inizio di una nuova consapevolezza.
La fine di un viaggio è un regalo che in questo caso porta il nome e il cognome di un anonimo velocista australiano.
La fine di un viaggio rappresenta solo l’inizio di una nuova consapevolezza.
Attraverso le parole di Alberto Cantone comprendiamo il gesto di un piccolo grande uomo che a suo modo ha cambiato la storia dei diritti umani.
Il suo nome è Peter Norman e il suo gesto silenzioso sarà ricordato a lungo.
E come ha fatto uno sconosciuto velocista australiano a piazzarsi sul secondo gradino del podio in mezzo ai due favoritissimi americani?
Hanno rischiato di saltare quelle Olimpiadi, e sarebbe stato un peccato mortale, perché hanno toccato livelli assoluti, anche dal punto di vista sportivo.
In questo viaggio nei diritti umani siamo arrivati al 1968.
Prima di andare allo stadio Olimpico di Città del Messico, cerchiamo di capire le contestazioni studentesche avvenute i giorni precedenti le Olimpiadi.
Ah, finalmente ascoltiamo, oltre la musica, anche le parole della canzone di Alberto Cantone, dedicata a Peter Norman, colonna sonora di questo lavoro.
Si avvicina il momento dell’aggancio con il tema del nostro blog
Tizano Megaro
Ancora una tappa nel lungo cammino per il riconoscimento dei diritti umani (anche attraverso lo sport).
Anche nella musica esistevano varie forme di espressione nei confronti della questione razziale.
I leader della battaglia in favore dei diritti umani sapevano usare parole forti e incisive.
Alcune di quelle parole finirono poi dentro le canzoni a loro dedicate.
come si evince dall’immagine di copertina tutta la storia porterà a spiegare i collegamenti tra i diritti umani e una finale olimpica di atletica leggera
Scopriremo quanto costa il prezzo della libertà, e quanti sono quelli che tentano, con ogni mezzo, di impedire che essa possa essere uguale per tutti.
Alcuni di loro hanno strani cappucci e vanno in giro con croci infuocate e tanto, tantissimo odio.
Non so se avete fatto il biglietto, perché per questo primo blocco di puntate dovremo fare dei viaggi in pullman.
Si parte da Montgomery, in Alabama, in compagnia di una simpatica sarta di colore, per poi fare un tour nel sud degli States, a bordo di pullman che portavano in giro aria di libertà.
Ma si sa, la libertà ha un prezzo alto da pagare: oggi di questa cosa forse ce ne dovremmo ricordare più spesso.
Come annunciato vi lasciamo il promo – video del racconto a puntate di Dino De Angelis.
Il consiglio è di perdere qualche minuto perché ne vale davvero la pena.
Ogni giovedì su trainingconcept.it
In questo blog abbiamo sempre ospitato con estremo piacere ed interesse interventi di addetti ai lavori in campo sportivo che hanno dato sempre, ciascuno con la propria specializzazione, un contributo importante ed esclusivo per accrescere la cultura dei tanti amici che seguono questa testata.
Proprio sull’argomento “cultura”, intendiamo però aprire anche a contributi diversi da quello intrinsecamente di natura sportiva.
Crediamo infatti che…
Questa mattina sui giornali la presentazione del nuovo format ideato dal nostro Dino De Angelis che, come annunciato, ci donerà, secondo la filosofia della nostra piattaforma, in modo totalmente gratuito.
Ciò che dobbiamo fare è dedicargli qualche minuto del nostro tempo e, magari, condividendo, quando e se vorrete.
Con Tiziano abbiamo lavorato a diversi progetti che vanno dallo sport alla scuola, dalla cultura alla formazione. Per questa ragione abbiamo pensato di far transitare questo mio piccolo progetto di narrazione sulle pagine del suo nuovo blog.
Perché alla fine è sempre di sport che si tratta.
Ho cercato di spiegare le ragioni del gesto di due sportivi che è una delle cose più forti di questo secolo.
Soltanto che quel gesto che si consuma dentro una pista di atletica leggera durante la finale di un’olimpiade ma non è un’impresa sportiva.
È qualcosa che va molto oltre….