I giovani di oggi

I giovani d’oggi

la differenza tra ciò che è bene e ciò che è male …… anche nello sport!
Come gestire il gap generazionale coi nostri giovani ed aiutarli a crescere al meglio?

Spesso i giovani d’oggi smarriscono la differenza tra ciò che è bene e ciò che è male a causa della moltitudine di stimoli esterni.

A 14-15-16 anni arrivano già i primi segnali di indifferenza emotiva, per cui sembra che un ragazzo non riesca più a provare emozioni di fronte a gesti o a fatti che avvengono.

A quest’età, a molti interessa solo ciò che procura: …

  • …una gioia istantanea
  • l’adesso e non il futuro
  • l’essere bugiardi per ottenere qualcosa

i sentimenti positivi sembrano essere scomparsi e commettere azioni sbagliate appare per loro come una cosa normale e giusta.

Nell’adolescenza, età molto difficile, avviene un’importante crescita emotiva e gli “input” esterni sono più affascinanti dei moniti e degli insegnamenti degli adulti.

I giovani d’oggi si sentono i padroni del mondo e cominciano a chiudersi in sé stessi.

  • A scuola spesso si comportano male con gl’insegnanti;
  • a casa rispondono ai genitori
    • “non ubbidiscono”
  • in palestra fanno gli strafottenti
    • “non accettano le correzioni dell’allenatore
  • non si impegnano
    • “o meglio fanno finta di impegnarsi”.
adolescenti
Foto di Jonathan Portillo

Il loro mondo è troppo spesso occupato da “cose materiali”:

  • il telefonino
  • gli amici
  • il fare il contrario del normale
    • perché è giusto così, il loro “mondo virtuale”

che di certo non sono dimostrazione dell’amore genitoriale, dell’affetto e della stima degl’insegnanti e degli allenatori, che dovrebbe essere la base di ogni processo educativo e che possono sembrare la soluzione al problema.

Come dimenticare il cambiamento nel modo di vestire!

Si dà sempre più importanza all’aspetto esteriore e alle marche all’ultimo grido, mentre prima si badava soprattutto alla personalità dell’individuo.

Agli allenamenti spesso ci si presenta con:

  • le scarpe slacciate la bandana
  • la fascetta
  • i “fantasmini”

una volta si arrivava sempre in orario, ben vestiti e con i calzettoni lunghi fino quasi al ginocchio.

vestire
Foto di cottonbro

Oltre alle relazioni profondamente rivisitate, anche i luoghi hanno avuto un cambiamento radicale:

  • ad esempio prima i parchi e gli oratori erano i luoghi di ritrovo per i giovani
L’apparente libertà

Un altro fattore fondamentale, non concesso ai giovani nel passato, è l’eccessiva libertà offerta da quei genitori, che non curanti dei rischi a cui i propri figli vanno incontro, rischiano di finire in vere e proprie tragedie.

Infine, negli ultimi anni si è diffusa a dismisura la moda dei “selfie”.

selfie
due ragazze sorridenti Foto di Emre Kuzu

Bisogna,tuttavia, sottolineare che questo fenomeno non riguarda tutto il mondo adolescenziale:

troviamo infatti molti ragazzi ben educati che non sono interessati, e preferiscono seguire le orme dei propri genitori.

Il loro mondo virtuale

Il “loro mondo virtuale” si trasforma in reale ……… e gli scherzi, le scampagnate con gli amici, le “suonate di campanelli e poi via di corsa, i “cori” e gli sfottò, che hanno reso le adolescenze passate indimenticabili, sembrano ormai aver perso il confronto!

I giovani d’oggi (non tutti, meno male!) si chiudono in un mondo tutto loro, governando il loro stato mentale e cancellando le relazioni con il mondo esterno.

In passato le amicizie venivano instaurate e consolidate con il puro contatto e dialogo, ora il contatto avviene attraverso uno schermo e influenza notevolmente i rapporti tra coetanei, provocando spesso amicizie virtuali, che si rivelano rischiose.

Pur non dimenticando che il “gap generazionale” è sempre esistito, che l’adolescenza di tutti noi è sempre stato un problema per gli adulti di ogni tempo, pare che oggi si sia dilatato a dismisura.

Con il passare del tempo è diminuita la corretta comunicazione che i giovani dovrebbe avere con i genitori, con gl’insegnanti e con gli allenatori, molti giovani non si prendono più le loro responsabilità e non sanno valutare la differenza tra il dare e l’avere,

per loro conta solo l’avere!

Conclusioni

Penso che un buon contributo al miglioramento della situazione potrebbe fornirlo la Scuola e……..tra tutte le materie che si studiano a scuola non ci sono quelle che dovrebbe essere ritenute importanti e fondamentali:

uniti
Uniti per la crescita dei nostri ragazzi
Foto di fauxels

Sono convinto che in un futuro non lontano, si possa riuscire a capire l’importanza di ciò, perché i giovani d’oggi non sono e non possono essere delle “macchine”, ma hanno forti stimoli che bisogna imparare ad alimentare in modo positivo.

Datevi da fare genitori, insegnanti, istruttori ed allenatori: è un compito vostro aiutarli nella crescita!

di Maurizio Mondoni

Video racconto

Il gradino vuoto: 1^ Puntata

Ben trovati.

Non so se avete fatto il biglietto, perché per questo primo blocco di puntate dovremo fare dei viaggi in pullman.

Si parte da Montgomery, in Alabama, in compagnia di una simpatica sarta di colore, per poi fare un tour nel sud degli States, a bordo di pullman che portavano in giro aria di libertà.

Ma si sa, la libertà ha un prezzo alto da pagare: oggi di questa cosa forse ce ne dovremmo ricordare più spesso.

Ma pronti a prendere posto, Rosa ci attende. Lei, il suo posto, lo ha già preso.

Ma non sa ancora quanto le costerà.

Buona visione.

di Dino De Angelis

Il gradino

Un piccolo contributo

Il Gradino Vuoto

Con Tiziano abbiamo lavorato a diversi progetti che vanno dallo sport alla scuola, dalla cultura alla formazione. Per questa ragione abbiamo pensato di far transitare questo mio piccolo progetto di narrazione sulle pagine del suo nuovo blog.

Perché alla fine è sempre di sport che si tratta.

Ho cercato di spiegare le ragioni del gesto di due sportivi che è una delle cose più forti di questo secolo.

Soltanto che quel gesto che si consuma dentro una pista di atletica leggera durante la finale di un’olimpiade ma non è un’impresa sportiva.

È qualcosa che va molto oltre….

…Ci sono molte cose che sono veicolate attraverso il mondo dello sport, che spesso è stata vetrina di fenomeni sociali che hanno riguardato delle cose essenziali delle nostre vite, come la libertà, l’eguaglianza, i diritti umani.

È di queste cose che parleremo in questi video a puntate, una volta alla settimana.

E come sempre grazie a Tiziano per ospitare una cosa piccola, fatta artigianalmente, ma con il cuore, come si fanno le cose semplici e vere.

E grazie ad un cantautore trevigiano, Alberto Cantone, che con una sua canzone (meravigliosa) ha messo in moto tutto quello che vedrete.

Copertina dell’album di Alberto Cantone: Breve Danzò il Novecento

Ci vediamo il giovedì su www.trainingconcept.it

E fateci sapere cosa ne pensate.

“Le cose condivise hanno più sapore”.

Domani seguirà un promo – video. A presto.

Dino De Angelis