Il mental coach: tra vera competenza e abuso del ruolo

Negli ultimi anni, la figura del mental coach ha acquisito sempre più popolarità, diventando un punto di riferimento per atleti, professionisti e persone comuni alla ricerca di una migliore gestione mentale e motivazionale.

Quindi, questo crescente interesse, ha portato anche a un aumento di individui che si spacciano…

…per esperti senza avere le necessarie qualifiche, generando confusione e, in alcuni casi, conseguenze negative per chi si affida a loro.

Chi è davvero un Mental Coach?

Il mental coach è un professionista che aiuta individui o gruppi a sviluppare strategie per migliorare la concentrazione, la motivazione, la resilienza e il controllo emotivo.

Questa figura si basa su tecniche scientifiche derivate dalla psicologia dello sport, della performance e comportamentale, con un focus sul potenziamento delle capacità personali e professionali.

Un vero mental coach:

  • Ha una formazione solida in psicologia, coaching o discipline affini
  • Applica metodi e tecniche comprovate,
    • come la programmazione neurolinguistica (PNL),
    • la gestione dello stress
    • il miglioramento della performance.
  • Non si sostituisce a psicologi o psicoterapeuti, ma lavora in ambiti specifici di crescita personale e professionale.

L’abuso della figura del Mental Coach

Purtroppo, la crescente domanda di supporto mentale ha favorito l’emergere di 

pseudo-mental coach (abuso del ruolo)
persone che, senza alcuna preparazione scientifica, si autodefiniscono esperti nel miglioramento della performance.

Segnali di un mental coach poco qualificato

  • Mancanza di titoli o certificazioni riconosciute:
    • molte persone si improvvisano coach dopo aver seguito corsi di poche ore o senza alcuna formazione accademica.
  • Promesse esagerate e immediate:
    • frasi come “Ti trasformerò in un vincente in pochi giorni” o “Supererai qualsiasi limite senza fatica” sono segnali di un approccio non professionale.
  • Utilizzo di tecniche senza basi scientifiche:
    • alcuni mental coach si affidano esclusivamente a frasi motivazionali e metodi non supportati da studi seri.
  • Sostituzione di professionisti qualificati:
    • un mental coach serio non si propone come alternativa a uno psicologo o a un terapeuta, soprattutto in caso di problemi clinici o emotivi profondi.

Per evitare di cadere nelle mani di persone incompetenti, è fondamentale seguire alcuni criteri nella scelta di un mental coach:

Controllare le qualifiche:

Valutare le esperienze pregresse:

Diffidare dai metodi miracolosi:

Assicurarsi della serietà del percorso:

Conclusione

Il mental coaching è un settore che può offrire un supporto importante a chi cerca di migliorare le proprie capacità mentali, ma è fondamentale affidarsi a professionisti qualificati.

La mancanza di regolamentazione nel settore ha portato alla proliferazione di figure poco competenti, spesso più interessate al marketing che al reale benessere delle persone.

Per questo motivo, prima di scegliere un mental coach, è essenziale informarsi bene e fare scelte consapevoli,

di Tiziano Megaro

Test sportivo

Test organico e baropodometrico

Come servizio innovativo della corsa per prevenire infortuni e migliorare le performance

Per una corretta programmazione degli allenamenti di tipo organico è di fondamentale importanza effettuare test incrementali che permettano di identificare il punto ZERO (livello di partenza), ricercando:…

Il test

Il test organico combinato, con esame dinamico baropodometrico al tapis roulant, permette di ottenere una valutazione simultanea dei parametri fisiologici:

Dopo un’attenta anamnesi personale, un analisi degli sport praticati, dei traumi subiti e le operazioni alle articolazioni a cui si è stati sottoposti, si prosegue con la valutazione:

  • posturale attraverso test specifici di allineamento;
  • flessibilità e forza muscolare degli arti inferiori e del bacino
    • in piedi, da fermi o in movimento.

Successivamente viene effettuata una ripresa video su un tapis roulant dotato di sensori sensibili alla pressione.

test 1 corsa

È importante combinare il test organico all’esame baropodometrico  sia con sportivi che con amatori e con chiunque effettua attività organica, compreso i bambini.

test 2
Il tapis roulant baropodometrico

Il tapis roulant baropodometrico rivestito di sensori sotto il tappeto di camminamento, consente una accurata analisi delle pressioni plantari.

Rileva la distribuzione del carico a terra durante le fasi della camminata e della corsa in condizione di comfort e di incremento di intensità, esaminando come l’apparato locomotore compie ogni singolo movimento nella sua dinamicità.

L’utilizzo di telecamere sincronizzate consente anche una dettagliata valutazione dell’atteggiamento posturale durante il movimento mettendo in evidenza come si sposa il peso, l’appoggio e i tempi di carico durante la camminata.

Davide a lavoro
Il prof. Davide Antoniella presso il suo studio

Si evidenzia la percentuale di appoggio sull’avampiede e sul retropiede ed eventuali casi di pronazione e supinazione.

Finalità del test

Questo test permette di fare delle valutazioni anatomiche e funzionali del piede e di altri distretti corporei ad esso connessi.

Permette, inoltre, di:

L’esame pertanto è utile nel descrivere la morfologia, la funzione e disfunzione del piede e dei segmenti corporei ad esso interconnessi (caviglia, ginocchio, anca)

L’esame si rivela utile prima, dopo e durante la fase riabilitativa.

Il piano di lavoro programmato per l’attività organica, qualsiasi obiettivo si abbia, sottopone le  strutture osteomuscolari e articolari a continui sovraccarichi per la ripetitività del gesto atletico;

soprattutto se quest’ultimo non viene eseguito nella maniera corretta o se vengono utilizzate calzature non specifiche.

Se il soggetto non distribuisce in modo corretto il proprio baricentro, le pressioni all’interno del piede e tra un piede e l’altro o se non ha una buona mobilità può provocare danni alle articolazioni.

Il programma seppur basato su test organici precisi    sarà del tutto inefficace se non supportato da una corretta analisi baropodometrica, perché può attivare le disfunzioni più comuni di un podista:

test 3

L’esame  combinato con le altre valutazioni ,  potrà pertanto fornire elementi importanti riguardo  sovraccarichi anatomici e funzionali, idoneità della calzature sportive ed eventualmente delle ortesi plantari testandone l’idoneità.

L’esame baropodometrico eseguito in questa maniera diventa una gait analysis ovvero la valutazione della biomeccanica dell’apparato locomotore.

Conclusioni

Correre con la consapevolezza di farlo nel modo corretto, dal punto di vista della postura e della dinamica, indossando la tipologia di calzatura più idonea, è fondamentale per prevenire gli infortuni e correggere le cause dei propri disturbi.

Tale valutazione ha quindi e soprattutto una funzione preventiva permettendo di  poter personalizzare il programma di allenamento, gli esercizi propriocettivi  e di stretching dei diversi distretti muscolari in modo funzionale.

In oltre si affina la tecnica, migliorando  il  passo,   evitando lesioni muscolari e osteoarticolari e

permettendo di migliorare la performance sportiva per raggiungere gli obiettivi nel modo più corretto, protettivo, tutelativo, cautelativo possibile.

di Tiziano Megaro